“È giusto che finisca così” è l’ultimo libro pubblicato da CTRL a maggio del 2023. E’ al contempo il primo dei “libri della vertigine”, la trilogia che prenderà forma con i prossimi libri in programma.
In questo volume sono raccolti dieci reportage narrativi affidati ad altrettanti scrittori a cui si aggiunge un inaspettato reportage fotografico.
Il libro trasmette la sincera passione di questa giovane casa editrice per l’editoria e per le cose fatte bene. Un sottile – ma tenace – filo conduttore tiene assieme con cura i singoli reportage, siano essi letterari o fotografici. Il libro stesso non rinnega la propria essenza di oggetto e come tale è disegnato con attenzione in tutte le sue parti: dalle copertine sino alla scelta dei caratteri impiegati e alla composizione tipografica complessiva delle pagine.
E’ proprio questa professionalità e passione che voluto infondere nel progetto RiGenerazioni Future.
Storie, storie e ancora storie
“C’era un volta …”.
Il suono di queste poche parole possiede una forza dirompente, ferma il tempo e apre le porte di altri mondi reali e immaginari.
Chi da bambino non ha ceduto alle lusinghe di questo incipit? Chi non si è lasciato immerso nel racconto?
Ed ora, questo bambino ormai adulto sa ancora abbandonarsi al fascino delle storie?I reportage narrativi di questo libro riescono a rievocare quel desiderio ancestrale di ascoltare storie che raccontano di persone e luoghi lontani, ma in cui è facile riconoscersi.
Reportage da leggere senza interruzioni, dall’inizio alla conclusione. Reportage che talvolta scorrono spensierati, talvolta preannunciano storie amare; come sono da sempre le fiabe – almeno quelle che si sono salvate dalle riletture degli sceneggiatori Disney.
“Le orme sulla neve bisbigliano un messaggio arcano. Una profezia che si rivela appena. In pochi sanno leggere questa lingua segreta, fatta di escrementi, odori e ombre.”
Bartolomeo Cafarella,
tratto da “Un uomo di mare in Val Chiusella, sulle tracce del lupo”
Un libro affollato di persone
“È giusto che finisca così” è un libro pieno di persone, persone che scrivono e persone che abitano nelle storie. Non sempre è facile distinguere gli uni dagli altri, molto spesso le rispettive esperienze si intrecciano. Capita così di condividere le emozioni delle une e delle altre. Le pagine scorrono e ci regalano innumerevoli punti di vista sul mondo, per lo più inaspettati e inusuali.
Il libro accoglie e raccoglie gli scritti di nove autori. Ciascuno di loro prende parola e inizia a raccontare, con alcuni si entra subito in sintonia con altri occorre soffermarsi più a lungo sulle parole.
Cambiano gli stili, mutano le modalità di ingaggio del lettore, variano le sensazioni trasmette. Così la lettura ci impegna in un bell’esercizio di immedesimazione ed empatica – che male non fa di questi tempi. La lettura ci allena ad osservare il mondo e gli altri con occhi più attenti, ci stimola a cercare dettagli a cui non avremmo prestato attenzione.
In fondo ogni buon libro ci induce a questo utile lavoro, eppure quando in un volume si addensano tante voci l’effetto è maggiore. O almeno è più evidente.
Una sola realtà
Se le persone sono tante, la realtà è però una sola. E in fondo è lei a stupirci in ogni racconto.
La forza di questi reportage sta proprio qui: nel rivelarci quanto sorprendente – nel bene e nel male – possa essere la realtà in cui ci troviamo ogni giorno.
Colui che siede di fronte a noi in un noiosissimo viaggio in treno, magari perso nei propri pensieri, potrebbe custodire una storia avvincente. Gli oggetti inanimati collezionati in anni di vita si animano, a modo loro, per rivelarci i segreti dei loro proprietari. Una realtà che sfocia finanche nella morte.
Questo articolo “È giusto che finisca così”.
Buona lettura a tutti!
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