Un sito da leggere anche ad occhi chiusi
Questo articolo si può leggere ad occhi chiusi.
E’ un articolo che può essere letto con lo schermo spento – una sorta di buio digitale – oppure può essere letto anche da una persona i cui occhi non riescono a cogliere le lettere e le immagini visualizzate sullo schermo.
Per farla breve: questo articolo è accessibile anche per le persone cieche o ipovedenti, grazie ad una simpatica vocina robotica che legge i contenuti ad alta voce per loro. Una vocina che viene guidata dall’utente in un’esplorazione in cui parole, testi e immagini si fanno voce …
Per scoprire, magari, che il contenuto di questo articolo potrebbe non essere poi così interessante come ci si poteva aspettare!
Accessibilità digitale
Per alcuni potrà sembrare scontato, forse già letto e sentito molte altre volte, eppure il mondo digitale non è sempre inclusivo e i contenuti multimediali che vi si possono trovare non sono sempre accessibili a tutti.
In un mondo che progressivamente si affida al digitale per risolvere i problemi e che da forma ad una dimensione virtuale in cui siamo tutti inesorabilmente immersi, rendere accessibili ed inclusivi i contenuti è una priorità.
Meglio fermarsi un momento e rendere accessibile ciò che si ha già prodotto prima ancora di lanciarsi in nuove acrobazie tecnologiche e digitali.
La questione – a mio parere – si fa più urgente se questi contenuti sono culturali, perché accessibilità e inclusione sono veicoli di Cultura.
E’ una sfida da raccogliere.
Progetto Yeah!
L’esito di questa sfida, nel mio caso, è stata la pubblicazione della nuova versione del sito marcoceccherini.it.
Il sito web segue le linee guida WCAG 2.1 (Web Content Accessibility Guidelines), ed è stato sviluppato da Progetto Yeah!. Progetto Yeah! è una cooperativa di professionisti che si occupa di accessibilità digitale da anni, un gruppo di persone in gamba con cui collaboro felicemente.
Il lavoro sull’accessibilità di un sito web è un’attività organica che coinvolge molti aspetti. Assieme abbiamo lavorato sull’organizzazione dei contenuti, sulla grafica, sul codice informatico, sui contenuti multimediali, … Un lavoro profondo, apparentemente invisibile, ma necessario per far si che la condivisione di contenuti, idee e punti di vista non fosse esclusiva e riservata solo ad alcuni.
Il sito non è certo perfetto, nemmeno sul piano dell’inclusività. Ho pensato bene di lasciare un’invalicabile barriera linguista, così da escludere tutti coloro che non leggono l’italiano! (Forse è il caso di rimuovere anche questa barriera, non sia mai che qualcuno mi possa scambiare per sovranista …).
E ora aprite gli occhi e le orecchie
Questo sito si può navigare a occhi chiusi.
L’ho già scritto in apertura ma senza approfondire la questione, eppure questa lettura ad occhi chiusi può rivelarsi sorprendente e credo che valga la pena mostrarla.
Ho chiesto a Fabio Lotti – fondatore di Progetto Yeah! – di aiutarmi in questo tentativo, ne è nata una dimostrazione video.
Lasciatevi condurre in questa esplorazione digitale.
Buona lettura a tutti!
L’articolo è pubblicato oggi perché il 3 dicembre è la Giornata internazionale dei diritti delle Persone con disabilità.
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